Tasse universitarie 2024: esenzioni, borse di studio e pagamenti online

Usciti dalle scuole superiori, in tanti hanno il desiderio di iscriversi all’università per inseguire i propri sogni professionali. Tra i primi adempimenti richiesti, ai fini dell’iscrizione al ...

Usciti dalle scuole superiori, in tanti hanno il desiderio di iscriversi all’università per inseguire i propri sogni professionali. Tra i primi adempimenti richiesti, ai fini dell’iscrizione al corso di laurea, vi è il pagamento delle tasse universitarie.

Le tasse universitarie sono un onere economico che deve essere versato all’ateneo. L’ammontare della cifra da pagare non è universale ma varia a seconda dell’ateneo, della facoltà e della situazione economica personale. La prassi burocratica talvolta può risultare complicata, soprattutto per gli studenti che devono iscriversi al primo anno. Capire come muoversi è però fondamentale per non rischiare di dover pagare cifre maggiorate.

Che cosa sono le tasse universitarie?

Le tasse universitarie sono un’imposta individuale versata dagli studenti al proprio ateneo per finanziare, in parte, alcuni servizi. Tra i costi sostenuti vi sono i corsi, i compensi degli insegnati, i laboratori ed altri servizi generali.

In generale, le tasse universitarie cono composte dalla tassa regionale per il diritto allo studio, l’imposta di bollo e contributo omnicomprensivo.  Quest’ultimo è calcolato su una serie di paramenti che comprendono:

  • la propria situazione economica-finanziaria, determinata dall’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE);
  • il numero di CFU conseguiti;
  • il tipo di regime (part-time o full-time);
  • eventuali esenzioni.

Per sapere specificatamente quanto costano le tasse universitarie, essendo queste differenti per ogni studente, ateneo e facoltà, possono essere utilizzati dei simulatori così da comprende l’effettiva spesa economica. Per avere un’idea generale sulla normativa a riguardo, soprattutto se si è alla prima immatricolazione, sul sito del MIM (Ministero dell’Istruzione e del Merito) sono raccolte informazioni utili sul tema della tassazione.

Pagate le tasse, gli studenti possono regolarmente frequentare il proprio corso di studi, partecipare agli esami ed accedere a tutti i servizi universitari fino alla scadenza della rata successiva.

Esenzione tasse universitarie e borse di studio

Il pagamento tasse universitarie, anche quelle delle università pubbliche, può essere un impegno di spesa che non tutti possono permettersi. Per tali motivi, esistono varie possibilità per avere un’esenzione o una riduzione delle tasse stesse purché si rientri in alcune circostanze.

Un primo caso riguarda l’ottenimento di una borsa di studio, ossia aiuti finanziari forniti a studenti meritevoli o in necessità economica per sostenere i costi all’istruzione. Enti locali, come regioni e province, possono conferire contributi per servizio mensa, abitativo e prestiti d’onore. Gli atenei possono assegnare borse di studio a studenti meritevoli ma privi di mezzi economici. A queste si aggiungono poi le borse di studio finanziate dai Ministeri, enti privati, organizzazioni no profit e donatori individuali.

Esistono poi delle fasce di esenzione che coprono dal 100% fino al 10% dei costi universitari. Per usufruire delle agevolazioni, nonché per le borse di studio, è necessario presentare l’ISEE Università che potrà essere richiesto al CAF. Sulla base della propria situazione economica e patrimoniale, si verrà inseriti in una specifica fascia di reddito che determinerà l’esenzione o l’importo da pagare. Semplicemente, più basso è l’ISEE e meno tasse universitarie dovranno essere corrisposte. Chi ha un ISEE inferiore a 20mila euro può ottenere l’esenzione dalle tasse universitarie. Chi invece non presenta l’ISEE verrà automaticamente inserito nella fascia più alta.

Infine, gli studenti con disabilità possono essere esentati dal pagamento delle tasse universitarie se possiedono un certificato di invalidità pari o superiore al 66%.

Come funziona il pagamento delle tasse universitarie?

Nella totalità delle università sono ormai previsti pagamenti online. Per quanto riguarda le università pubbliche, dal 30 giugno 2020 questi devono essere effettuati esclusivamente mediante la piattaforma PagoPA. Tale metodo di pagamento è facilmente usufruibile tramite la nostra app Easypol.

Non di rado, in alcune università private è ancora possibile pagare le tasse universitarie tramite bollettino presso il proprio istituto bancario. Per sapere come fare, ti invitiamo a leggere il nostro articolo “Come pagare un MAV” dedicato all’argomento.

Per andare alla sezione di pagamento gli studenti devono accedere al sito del proprio ateneo e recarsi alla pagina del profilo personale, dove solitamente è presente una sezione specifica dedicata alle tasse universitarie.

In che periodo si pagano le tasse universitarie

Le tasse universitarie sono solitamente divise in due scaglioni principali, talvolta anche tre. Anche in questo caso, il periodo di rateizzazione varia a seconda dell’ateneo che detta le proprie regole a riguardo.

In linea generale, la prima rata corrisponde al periodo di iscrizione dell’anno accademico, ossia verso ottobre-novembre. Il pagamento della seconda rata è solitamente richiesto nel mese di gennaio mentre per la terza rata si fa riferimento ad aprile-maggio.

Per conoscere in maniera specifica i termini di pagamento si consiglia di far riferimento al sito ufficiale del proprio corso di laurea o contattare la segreteria studenti del proprio ateneo. Pagare le tasse prima della scadenza è di fondamentale importanza per due motivi. Il primo è di ordine economico. Qualora le tasse non venissero pagate entro i termini prestabiliti si è tenuti al pagamento di un’indennità di mora, un onere amministrativo che varia a seconda dell’ateneo. Il secondo motivo è invece di ordine amministrativo. Lo studente non in regola con i pagamenti può rischiare il blocco della carriera accademica.

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