Pagamenti cartelle Equitalia: scopri come fare

Un incubo che bussa alla porta. Aprire la posta è sempre un’emozione: una bolletta, una cartolina dalle vacanze, o forse… una cartella esattoriale. Quest’ultima, a differenza ...

Un incubo che bussa alla porta. Aprire la posta è sempre un’emozione: una bolletta, una cartolina dalle vacanze, o forse… una cartella esattoriale. Quest’ultima, a differenza delle altre, non porta sorrisi ma piuttosto un bel po’ di mal di testa. Un invito inatteso a rivedere il nostro bilancio e a fare i conti con i nostri debiti. Per non incorrere in ulteriori guai, è bene sapere come eseguire i pagamenti nella maniera corretta e le opzioni a disposizione per saldare i propri debiti.

Che cosa sono le cartelle esattoriali

Le cartelle esattoriali sono documenti ufficiali emessi da un ente incaricato della riscossione dei tributi, come l’Agenzia delle Entrate-Riscossione in Italia, attraverso i quali viene richiesto il pagamento di somme ancora non corrisposte e dovute. Nello specifico, tra i motivi principali per i quali si ricevono cartelle esattoriali vi sono imposte non pagate, come IRPEF, IVA, e IMU, contributi previdenziali non versati, multe stradali o altre sanzioni amministrative non pagate o tasse locali come la TARI o il bollo auto.

Dunque, la cartella esattoriale funge da vero e proprio atto formale che informa il contribuente dell’importo da pagare e delle ragioni del debito. All’interno di essa vengono quindi descritte le somme che il contribuente deve pagare all’ente creditore (a fronte dei controlli effettuati), i termini di scadenza, come pagare equitalia, le indicazioni in merito alla possibile rateizzazione delle somme di denaro, la sospensione o la richiesta di ricorso.

Pagare le cartelle esattoriali

Affrontare i debiti con Equitalia può sembrare un’impresa ardua, ma con le giuste informazioni e un po’ di organizzazione, tutto diventa più semplice. Pagare quanto dovuto è il primo passo per risolvere la situazione. Più rapidamente verrà saldato il proprio debito, minore sarà l’importo totale da versare, evitando l’applicazione di ulteriori interessi e sanzioni.

Dal giorno successivo alla scadenza della cartella, infatti, vengono applicati interessi di mora sul debito residuo calcolati in base ai giorni di ritardo. Ancora peggio, l’ente di riscossione può attivare azioni esecutive e procedure di riscossione coattiva, come il pignoramento di stipendi, conti correnti e beni immobili, e il fermo amministrativo su veicoli.

Per pagare cartelle esattoriali è possibile utilizzare il servizio “Paga on-line” disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate oppure altri servizi di pagamento aderenti a pagoPa. Tra questi rientrano i servizi offerti da easypol. Puoi infatti eseguire i tuoi pagamenti con easypol tramite l’apposita sezione in modo facile e sicuro, così da avere i tuoi pagamenti sempre a portata di mano.

Altrimenti puoi scegliere di saldare le cartelle di pagamento presso tabaccai, banche, uffici dell’Agenzia delle Entrate e poste, recandoti fisicamente presso i suddetti punti. Si ricorda che, secondo le disposizioni vigenti, è possibile il pagamento in contanti fino a 5 mila euro.

Infine, è possibile effettuare anche pagamenti in acconto recandosi presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate o, tramite la compilazione del bollettino modello f35, negli uffici postali o con l’home banking della propria banca.

Rateizzazione e sospensione della cartella esattoriale

Rateizzazione

Regolare il proprio debito senza creare ulteriori problemi al proprio bilancio è possibile. La rateizzazione della cartella esattoriale è una procedura che consente ai contribuenti di pagare il debito in più rate anziché in un’unica soluzione. Un’opzione davvero utile per chi si trova in difficoltà economiche e non è in grado di saldare il debito immediatamente.

Esistono due principali modalità di rateizzazione, a seconda dell’importo del debito. Per importi di debito fino a 120.000 euro, il contribuente può ottenere la rateizzazione fino a 72 rate mensili (6 anni) senza presentare alcun tipo di documentazione. Per importi superiori a 120.000 euro, invece, il contribuente può chiedere la rateizzazione presentando il proprio ISEE che attesti lo stato di difficoltà economica. In questo caso, è possibile ottenere la dilazione fino a 72 rate mensili, ma può essere concessa anche una dilazione straordinaria fino a 120 rate (10 anni), se viene dimostrata una grave e comprovata difficoltà finanziaria.

Il piano di rateizzazione prevede comunque una rata mensile minima di 50 euro. Le rate sono inoltre soggette a interessi di dilazione che si applicano al debito residuo.

In merito a come rateizzare le cartelle di pagamento si può utilizzare il servizio “Rateizza adesso” per pagare e rateizzare le tasse sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, recarsi presso uno sportello dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione oppure inviare la richiesta tramite raccomandata o pec.

Sospensione

La sospensione di una cartella esattoriale è possibile in determinati casi previsti dalla Legge n. 228/2012, e quando il contribuente ritiene che la richiesta di pagamento sia errata o illegittima. L’iter prevede l’avanzamento della richiesta da parte del contribuente all’Agenzia delle Entrate che provvederà a sospendere la riscossione e inviare la richiesta di verifica all’ente creditore. Quest’ultimo dovrà poi valutare la richiesta ed informare il contribuente solo in caso di esito negativo. Per presentare la domanda di sospensione è possibile usufruire del servizio online dedicato sul portale dell’Agenzia delle Entrate, inviare una pec o recarsi nell’ufficio territoriale più vicino.

È possibile richiedere una sospensione se il debito oggetto della cartella esattoriale è già stato saldato, se la cartella contiene errori, come il calcolo sbagliato dell’importo o l’indicazione di un tributo non dovuto o se il diritto dell’ente di riscossione di richiedere il pagamento è scaduto per decorso dei termini di legge (prescrizione o decadenza del debito). Infine, possono avvenire sospensioni anche in casi eccezionali, come calamità naturali o situazioni di emergenza nazionale. Ad esempio, durante la pandemia il governo ha emanato provvedimenti per sospendere temporaneamente la riscossione delle cartelle esattoriali per determinate categorie di contribuenti e per determinati periodi.

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