Free cash flow: cos’è e come può essere utile alla tua azienda

Nell’economia aziendale, il free cash flow è una delle metriche finanziarie più importanti per verificare la solidità della propria impresa ed avere una visione chiara e concreta delle ...

Nell’economia aziendale, il free cash flow è una delle metriche finanziarie più importanti per verificare la solidità della propria impresa ed avere una visione chiara e concreta delle possibilità di crescita. Uno strumento essenziale non solo per investitori e azionisti ma anche per i manager dell’azienda stessa. Infatti permette di prendere decisioni informate e strategiche sulla gestione finanziaria dell’impresa, valutare possibilità di investimento e comunicare con gli stakeholder.

Cos’è il free cash flow e a cosa serve

Il free cash flow, conosciuto anche con l’acronimo di FCF, rappresenta la liquidità di un’azienda in un dato momento. In altre parole, è la disponibilità di denaro derivante dalle proprie attività al netto delle spese operative, come mutuo o affitto, buste paga, tasse sulla proprietà e costi di inventario, e le spese in conto capitale, che comprendono gli investimenti a lungo termine come attrezzature, tecnologia e immobili.

Avere un free cash flow positivo è dunque di estrema importanza. Fornisce infatti all’azienda la flessibilità necessaria per adattarsi ai cambiamenti di mercato e cogliere nuove opportunità di crescita. Nello specifico, il free cash flow può essere utilizzato per:

  • Autofinanziarsi. Un FCF positivo permette all’azienda di autofinanziarsi, riducendo la dipendenza da debiti e il rischio di insolvenza;
  • Attrarre investitori. Il FCF è visto come un segnale di salute finanziaria ed un indicatore di crescita che aumenta l’attrattività della azienda facilitando la raccolta di capitali;
  • Pagare gli azionisti. L’azienda può scegliere di usare il FCF per distribuire dividendi agli azionisti;
  • Fare nuovi investimenti. Il FCF può essere reinvestito in nuovi progetti, acquisizioni, ricerca e sviluppo, o altre iniziative di crescita che possono aumentare la competitività e la quota di mercato dell’azienda;
  • Riacquistare azioni proprie. Si tratta di una strategia per aumentare il valore delle azioni rimanenti, fornendo un ritorno aggiuntivo agli azionisti e migliorando gli indicatori finanziari per azione.

Per un’analisi più approfondita, il free cash flow operativo può essere scomposto in:

  • Flusso di cassa per l’impresa (FCFF), ossia la disponibilità liquida per gli investitori.
  • Flusso di cassa disponibile per gli azionisti (FCFE) che corrisponde a ciò che può essere distribuito a coloro che detengono quote di capitale sociale dopo che all’utile sono stata sottratte le spese operative, le tasse, i rimborsi dei debiti, e aggiunti i nuovi debiti contratti.

Come si calcola il free cash flow

Data l’importanza di questa metrica finanziaria, ogni azienda deve monitorare i propri conti affinché si possa aver ben presente la propria disponibilità liquida per assicurare la redditività a lungo termine dell’impresa e predisporre le azioni da intraprendere.

In generale, non esiste una formula stabilita da standard normativi per il calcolo del free cash flow, il che significa che lo stesso può essere reso in maniera differente. La più utilizzata consiste nel calcolare la differenza tra le spese di investimento in capitale (CAPEX), che sintetizzano i costi investiti in beni fisici, e il cash flow delle attività operative, vale a dire il denaro ottenuto da vendite e pagamenti dei clienti meno le spese operative.

Per fare un esempio, supponiamo che un’azienda abbia i seguenti valori nel suo rendiconto finanziario annuale:

– Cash Flow delle attività operative: 500.000 euro

– CAPEX: 150.000 euro

Il calcolo del Free Cash Flow sarebbe:

500.000 € – 150.000 € = 350.000 € (FCF)

Per una visione più dettagliata, il free cash flow può essere calcolato utilizzando una formula estesa che include altre componenti finanziarie. In questo caso, il free cash flow è il risultato della somma del reddito operativo aziendale (EBIT), che corrisponde all’utile prima degli interessi e delle tasse, e gli ammortamenti e le loro svalutazioni (D&A), meno le imposte e le variazioni tra il valore di stato patrimoniale dell’anno in corso e quello passato.

Scegliere la formula adatta per calcolare il free cash flow della propria azienda dipende da diversi fattori, tra cui la disponibilità e l’accuratezza dei dati finanziari, l’obiettivo dell’analisi e la complessità della struttura aziendale. Quest’ultimo aspetto, unito al settore in cui l’azienda opera, può influenzare la scelta della formula. Solitamente, aziende con elevate spese in conto capitale potrebbero dover adottare formule più complesse per riflettere accuratamente i flussi di cassa.

In generale dopo aver scelto la formula più attinente al proprio contesto è necessario verificare la sua applicabilità ai dati storici dell’azienda e, se necessario, apportare modifiche per adattarla meglio alla propria situazione specifica. È importante anche confrontare il free cash flow calcolato con altre metriche finanziarie per assicurarsi che si rifletta accuratamente la salute finanziaria della propria azienda.

Gestire al meglio il free cash flow

Nel panorama della gestione finanziaria aziendale, la tecnologia ha introdotto strumenti straordinariamente efficaci per ottimizzare la gestione delle risorse interne. Software e applicazioni come Easypol Business stanno rivoluzionando il modo in cui le aziende monitorano e controllano la loro situazione economica, offrendo funzionalità che vanno ben oltre i mezzi tradizionali.

Nell’ottica del miglioramento delle performance aziendali, vi è indubbiamente il monitoraggio automatizzato dei flussi di cassa in tempo reale e la creazione di previsioni finanziarie con scenari personalizzati di cash flow per simulare l’effetto di diverse strategie aziendali. Operazioni possibili grazie all’aggiornamento automatico dello stato delle fatture in entrata e in uscita e alla sincronizzazione dei movimenti bancari dei vari conti aziendali.

Tradotto, significa ridurre il margine di errore e ottimizzare i processi centralizzando la contabilità in un unico ed efficiente strumento indispensabile per pianificare il futuro dell’azienda. Una vera e propria rivoluzione nella gestione finanziaria d’impresa.

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