Cos’è e come pagare il contributo unificato

L’avvio di atto giudiziario, a prescindere dalla sua natura, comporta una serie di costi a carico dello Stato e, al riguardo, la Pubblica Amministrazione richiede al cittadino di corrispondere ...

L’avvio di atto giudiziario, a prescindere dalla sua natura, comporta una serie di costi a carico dello Stato e, al riguardo, la Pubblica Amministrazione richiede al cittadino di corrispondere una somma di denaro per poter far fronte alle suddette spese.

E’ in questo contesto che si inserisce il cosiddetto contributo unificato (CU), ovvero l’imposta che deve essere pagata per poter avviare e svolgere azioni giudiziarie davanti al giudice, sia esso civile, tributario o amministrativo. Tale versamento ha una storia relativamente recente ed è stato introdotto per semplificare il sistema di tassazione relativo alla materia della giustizia.

Di seguito vedremo nello specifico cos’è il contributo unificato, a cosa serve, il calcolo e come effettuare il pagamento.

Cos’è e a cosa serve il contributo unificato

Come accennato in precedenza, il contributo unificato non è altro che un tributo richiesto dallo Stato al cittadino per coprire almeno in parte le spese giudiziarie e nasce dall’esigenza di soppiantare la precedente tassazione relativa per riassumerla in un unico pagamento in un’ottica volta a semplificare e uniformare le somme da corrispondere per le procedure legali. Il CU, infatti, ha sostituito le passate imposte di bollo, diritti di cancelleria, i diritti di chiamata in causa dell’ufficiale giudiziario e la tassa di iscrizione a ruolo, e deve essere versato in ogni procedimento legale sia esso di natura civile, penale o amministrativa. Dal 2011, tale tributo è dovuto anche per i procedimenti tributari, con il cosiddetto CUT (contributo unificato tributario).

Inoltre, il contributo unificato viene applicato in ogni grado di giudizio nel processo civile, ivi comprese le procedure di volontaria giurisdizione, procedure concorsuali e azioni civili promosse in sede penali. Per le azioni civili, escluse alcune eccezioni, è previsto anche un versamento anticipato denominato anticipazione forfettaria, pari a 27 euro.

Chi deve pagare il contributo unificato

Come intuibile, il soggetto che è tenuto al pagamento contributo unificato è colui che per primo si costituisce in giudizio, specificatamente nei casi in cui inizia un procedimento civile, deposita il ricorso introduttivo, ha intenzione di proporre le procedure concorsuali o di volontaria giurisdizione, fa domanda per assegnare o vendere beni sotto pignoramento nel caso di espropriazione forzata.

Inoltre, il versamento del CU è dovuto anche nei casi di chiamata in causa di terzo, intervento autonomo, domanda riconvenzionale e modifica della domanda, attraverso un’integrazione del tributo precedentemente corrisposto.

Nel caso di soggetti che non hanno la possibilità di pagare il contributo unificato, è previsto il patrocinio a spese dello Stato.

Il calcolo del contributo unificato

Il pagamento del contributo unificato, fatta eccezione per i casi in cui è stabilita una somma fissa, varia a seconda delle caratteristiche della procedura legale tenendo conto di fattori quali il grado di giudizio, il valore della causa e il tipo di procedimento.

Qualora venisse meno la dichiarazione di valore, si applica la misura massima pari a 1686 euro, con la presunzione di 520 mila euro in primo grado.

In ogni caso, il mancato pagamento del CU, comporta un sollecito da parte della Cancelleria che, se verificherà successivamente il non versamento della quota procederà all’invio di una cartella esattoriale tramite l’Agenzia delle Entrate, con l’applicazione di una sanzione amministrativa, nella misura variabile tra il 100% e il 200% del dovuto.

Nello specifico, di seguito mettiamo a disposizione le tabelle contributo unificato che riassumono l’ammontare sulla base di quanto appena scritto:

Procedimenti ordinari

 VALORE PRIMO GRADO APPELLO CASSAZIONE
Fino a 1.100,00 euro € 43,00 € 64,50 € 86,00
Da 1.100,01 a 5.200,00 euro € 98,00 € 147,00 € 196,00
Da 5.200,01 a 26.000,00 euro € 237,00 € 355,00 € 474,00
Da 26.000,01 a 52.000,00 euro € 518,00 € 777,00 € 1.036,00
Da 52.000,01 a 260.000,00 euro € 759,00 € 1.138,50 € 1.518,00
Da 260.000,01 a 520.000,00 euro € 1.214,00 € 1.821,00 € 2.428.00
Da 520.000,01 e oltre € 1.686,00 € 2.529,00 € 3.372,00
Valore indeterminabile – Giudice di Pace € 237,00 € 355,00 € 474,00
Valore indeterminabile – Tribunale € 518,00 € 777,00 € 1.036,00
Omessa dichiarazione (Valore presunto pari o superiore ad

euro 520.000,00)

€ 1.686,00 € 2.529,00 € 3.372,00

 

Procedure fallimentari

 Istanza di fallimento € 98,00
Insinuazione al passivo Esente
Intera procedura fallimentare € 851,00
Opposizione alla sentenza dichiarativa di fallimento 50% del contributo secondo lo scaglione di valore

Procedure esecutive

Esecuzioni immobiliari € 278,00
Esecuzioni mobiliari fino a 2.500,00 euro € 43,00
Esecuzioni mobiliari di valore superiore a 2.500,00 euro € 139,00
Altri procedimenti esecutivi € 139,00
Procedimenti di opposizione agli atti esecutivi € 168,00
Procedimenti esecutivi per consegna o rilascio € 139,00
Istanza ricerca telematica dei beni da pignorare ex art. 492 bis c.p.c. € 43,00

 Procedimenti civili speciali

Procedimenti speciali sommari: cautelari, d’ingiunzione, sequestro, denuncia opera nuova, danno temuto, sfratto, istruzione preventiva, provvedimenti d’urgenza, procedimenti possessori, procedimenti sommari di cognizione, procedimento sommario ex art. 702 bis c.p.c. 50% del contributo ordinario secondo lo scaglione di valore

 Procedimenti in materia di famiglia

Separazione consensuale dei coniugi € 43,00
Separazione giudiziale dei coniugi € 98,00
Divorzio – ricorso congiunto € 43,00
Divorzio – procedimento contenzioso € 98,00
Negoziazione assistita Esente
Volontaria giurisdizione € 98,00

 Procedimenti civili esenti

Procedure di Lavoro se si hanno i requisiti di cui all’art. 9 comma 1 bis del TU 115/02 (sotto la soglia di reddito di euro 34.107,72)
Esecuzione mobiliare o immobiliare su sentenze o ordinanze emesse nei giudizi di lavoro
Procedimenti concernenti la prole ed il relativo mantenimento
Procedimenti di cui all’art. 3 della Legge Pinto (L.89/2001)
Procedimenti in materia di interdizione, inabilitazione ed amministrazione di sostegno
Procedimenti in materia di assenza e dichiarazione di morte presunta
Procedimenti in materia di minori, interdetti ed inabilitati
Procedimenti in materia di rapporti patrimoniali tra i coniugi
Processo di rettificazione di stato civile
Processi in materia tavolare

 Procedimenti presso commissioni tributarie provinciali e regionali

Fino a € 2.582,28 € 30,00
Da 1.100,01 a 5.000,00 euro € 60,00
Da 5.000,01 a 25.000,00 euro € 120,00
Da 25.000,01 a 75.000,00 euro € 250,00
Da 75.000,01 a 200.000,00 euro € 500,00
Valore superiore a 200.000 euro € 1.500,00

 Controversie di lavoro

Primo Grado Appello
Controversie di previdenza e assistenza obbligatorie € 43,00 € 83,00
Controversie individuali di lavoro o attinenti a rapporti di pubblico impiego 50% del contributo ordinario secondo lo scaglione di valore
VALORE
Fino a 1.100,00 euro € 21,50 € 43,00
Da 1.100,01 a 5.200,00 euro € 49,00 € 98,00
Da 5.200,01 a 26.000,00 euro € 118,50 € 237,00
Da 26.000,01 a 52.000,00 euro € 259,00 € 518,00
Da 52.000,01 a 260.000,00 euro € 379,50 € 759,00
Da 260.000,01 a 520.000,00 € 607,00 € 1.214,00

 Procedimenti amministrativi

Primo Grado Appello
Ricorsi al Tar ed al Consiglio di Stato € 650,00 € 975,00
Ricorsi in materia di accesso ai documenti amministrativi; ricorsi contro il silenzio della p.a. € 300,00 € 450,00
Ricorsi di esecuzione della sentenza o ottemperanza del giudicato € 300,00 € 450,00
Ricorsi diritti di cittadinanza, residenza, soggiorno, ingresso nel territorio dello Stato € 300,00 € 450,00
Ricorsi ex art. 25 L. 241/1990 avverso il diniego di accesso alle informazioni di cui al d.lgs. 195/05 Non dovuto
Ricorsi con rito abbreviato comune ex Libro IV, Titolo V, D.lgs 104/2010 € 1.800,00 € 2.700,00
Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica € 650,00
Ricorsi ex art. 119, comma 1, lettere a, b, D.Lgs. 104/2010
VALORE
Fino a 200.000,00 euro € 2.000,00 € 3.000,00
Da 200.000,00 a 1.000.000,00 euro € 4.000,00 € 6.000,00
Oltre 1.000.000,00 euro € 6.000,00 € 9.000,00

 Come pagare il contributo unificato

Se in passato contributo unificato poteva essere pagato presso gli uffici postali, le banche e le tabaccherie autorizzate attraverso documentazione specifica, a partire dal primo gennaio 2023, con l’applicazione della Riforma Cartabia, il versamento delle somme dovute relative al CU deve essere espletato unicamente in modo elettronico.

Nello specifico il pagamento contributo unificato telematico si porta a termine attraverso il sito del Ministero della Giustizia nell’apposita sezione dei servizi online o in alternativa utilizzando la piattaforma PagoPA o le app che sono collegate a questo sistema di pagamenti elettronici della Pubblica Amministrazione, e tale attività deve essere posta in essere entro 30 giorni a decorrere dal deposito degli atti in segreteria.

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