Ordine assistenti sociali: come e quando pagare il contributo annuale
L’iscrizione all’albo professionale degli Assistenti Sociali è obbligatoria per esercitare la professione in Italia. Questa iscrizione comporta il pagamento di un contributo annuale, ...
L’iscrizione all’albo professionale degli Assistenti Sociali è obbligatoria per esercitare la professione in Italia. Questa iscrizione comporta il pagamento di un contributo annuale, la cui gestione è demandata ai singoli Consigli Regionali dell’Ordine degli Assistenti Sociali (CROAS).
Di seguito una guida dettagliata.
A cosa serve il contributo annuale CROAS
Il contributo annuale versato dagli iscritti all’Albo degli Assistenti Sociali finanzia le attività del CROAS di appartenenza che fanno capo al Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali (CNOAS).
Nello specifico, le principali attività sono relative alla tenuta e aggiornamento dell’Albo professionale, come la gestione delle iscrizioni, cancellazioni, trasferimenti, etc., ma anche la vigilanza sull’esercizio della professione, attraverso un costante controllo del rispetto del Codice Deontologico e delle normative vigenti.
A questo si aggiunge la formazione continua, con l’organizzazione di corsi, seminari e convegni per l’aggiornamento professionale degli iscritti, e la tutela della professione, portando avanti eventuali azioni legali e di rappresentanza per la difesa degli interessi della categoria.
Parte del contributo, infine è destinato a coprire le spese di comunicazione e informazione, ovvero la diffusione di aggiornamenti utili agli iscritti e alla cittadinanza.
A quanto ammonta e quando si deve pagare il contributo annuale per gli assistenti sociali
L’importo del contributo annuale varia da Regione a Regione, poiché ogni CROAS stabilisce autonomamente la quota. Generalmente, la somma si aggira intorno ai 150-170 euro, ma può subire variazioni.
Alcuni Consigli Regionali prevedono una quota ridotta per la prima iscrizione ed in linea generale è sempre consigliabile consultare il sito web del proprio CROAS di riferimento per conoscere il versamento esatto.
La scadenza per il pagamento del contributo annuale è generalmente fissata al 31 marzo di ogni anno. Anche in questo caso, è fondamentale consultare il portale del Consiglio di appartenenza, che attraverso l’Agenzia delle Entrate ufficio Riscossione, invierà l’avviso o tramite PEC o all’indirizzo indicato dal professionista, con tutte le informazioni necessarie per provvedere al versamento.
Come si paga il contributo annuale
Le modalità di pagamento possono variare a seconda del CROAS. Le opzioni più comuni sono:
- avviso di pagamento PagoPA: il modo migliore per pagare il contributo CROAS è quello di utilizzare la piattaforma pubblica PagoPA, che permette di pagare online tramite il sito web del CROAS o tramite i canali abilitati. Tra questi possiamo citare il servizio di home banking, sportelli ATM, punti vendita SISAL, uffici postali, banche e altri prestatori di servizi di pagamento (PSP).
Per una maggiore sicurezza e velocità puoi pagare il tuo contributo annuale con EasyPol, collegato a PagoPA.
- Bonifico bancario: alcuni CROAS accettano il pagamento tramite bonifico bancario sul conto corrente dell’Ordine.
- Altre modalità: a livello Regionale potrebbero essere previste altre modalità di pagamento, come il bollettino postale.
In generale, per conoscere o in caso di dubbi su tutte le informazioni relative alle modalità di pagamento è consigliabile consultare il sito web del proprio CROAS o contattare la segreteria. In ogni caso, il versamento non deve essere eseguito in nessun modo verso il CNOAS.
Cosa succede se non si paga il contributo annuale?
Il mancato pagamento del contributo annuale CROAS può comportare la sospensione dall’Albo professionale, con conseguente impossibilità di esercitare la professione. Per regolarizzare la propria posizione, sarà necessario pagare il contributo dovuto, eventualmente maggiorato di sanzioni o interessi di mora.
Per non essere tenuti al pagamento della quota per l’anno successivo, è necessario richiedere la cancellazione dall’Albo entro il 31 dicembre dell’anno in corso.