Come funzionano i finanziamenti a fondo perduto e come ottenerli
I finanziamenti a fondo perduto sono strumenti molto utili per le imprese e i professionisti che desiderano avviare o sviluppare un progetto senza dover restituire il capitale ricevuto, potendo ...
I finanziamenti a fondo perduto sono strumenti molto utili per le imprese e i professionisti che desiderano avviare o sviluppare un progetto senza dover restituire il capitale ricevuto, potendo richiedere le risorse economiche necessarie sia alle istituzioni pubbliche che ad associazioni private.
Per riuscire a ottenerli, è fondamentale conoscere pienamente quale sia il loro funzionamento, le modalità e l’iter di accesso, approfondendo anche le strategie migliori per aumentare la possibilità di successo nella richiesta.
Cosa sono i finanziamenti a fondo perduto?
I finanziamenti a fondo perduto, come detto in precedenza, sono somme di denaro concesse da enti pubblici o privati che non devono essere restituite. A differenza dei prestiti tradizionali, che richiedono il rimborso con interessi, alcuni dei quali a tassi agevolati e senza richieste di documenti reddituali, come i prestiti di easypol, questa tipologia è destinata a sostenere progetti specifici, come l’avvio di una nuova attività, l’espansione di un’impresa esistente o la realizzazione di investimenti in ricerca e sviluppo. Solitamente questi fondi non riguardano il 100% della spesa ma coprono una percentuale variabile a seconda delle caratteristiche del bando di finanziamento.
I principali soggetti erogatori di tali crediti sono:
- Governi locali e nazionali: offrono programmi per incentivare l’occupazione e lo sviluppo economico. Nei siti istituzionali, all’interno della sezione apposita, sono presenti i bandi per i finanziamenti a fondo perduto per il 2024 che riguardano, come detto, progetti non solo occupazionali, ma anche di innovazione tecnologica, di promozione dell’attività, della creazione di nuovi prodotti o servizi, acquisto attrezzature e formazione del personale.
- Unione Europea: l’UE mette a disposizione da sempre fondi per progetti che mirano a integrare le politiche economiche e sociali degli Stati membri.
- Fondazioni e associazioni private: spesso sono finanziamenti volti alla realizzazione di progetti di interesse sociale, culturale o ambientale.
Chi può richiedere finanziamenti a fondo perduto?
I finanziamenti a fondo perduto sono generalmente destinati a specifiche categorie di richiedenti, tra cui:
- Startup: ovvero nuove imprese che necessitano di capitali per avviare la loro attività.
- PMI (Piccole e Medie Imprese): aziende già esistenti che desiderano espandere le loro operazioni o investire in innovazione, in formazione e in crescita.
- Professionisti: lavoratori autonomi e liberi professionisti che intendono sviluppare progetti innovativi.
- Organizzazioni non profit: enti che perseguono finalità sociali e culturali.
- Giovani: per le categorie di persone che rientrano in determinate fasce di età (solitamente tra i 18 e i 35 anni).
In ogni caso, è importante verificare sempre i requisiti specifici di ciascun bando, poiché possono variare in base all’ente erogatore e al tipo di progetto. Esistono, infatti, diverse tipologie di finanziamenti a fondo perduto, ognuna con caratteristiche specifiche. I più diffusi sono certamente i finanziamenti per l’innovazione, destinati a progetti che prevedono l’introduzione di nuovi prodotti, servizi o processi.
Ci sono poi gli investimenti per la Ricerca e lo Sviluppo e quelli per la formazione, volti a sostenere corsi di aggiornamento per migliorare le competenze dei propri dipendenti d’azienda.
Con l’aumento della sensibilità verso le tematiche relative alla salvaguardia del Pianeta, sono particolarmente in voga negli ultimi anni i finanziamenti a fondo perduto per la sostenibilità, la realizzazione di progetti che mirano a ridurre l’impatto ambientale delle attività aziendali e la transizione energetica.
Infine, troviamo i finanziamenti per l’internazionalizzazione che aiutano le imprese a espandere il loro mercato oltre i confini nazionali.
I prestiti giovanili a fondo perduto e i prestiti d’onore a fondo perduto
Con questi due termini si intendono due tipologie specifiche di finanziamenti che non richiedono la restituzione del credito e che spesso ritroviamo nell’elenco dei bandi a disposizione.
I prestiti giovanili a fondo perduto e i prestiti d’onore sono strumenti specificamente progettati per supportare i giovani imprenditori, gli studenti e favorire l’avvio di nuove attività. I primi, come accennato nel precedente paragrafo, sono concessi a giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, che non richiedono restituzione, ma sono destinati a progetti imprenditoriali che promuovono l’occupazione e l’innovazione.
I secondi sono prestiti che prevedono una differenza a seconda dei soggetti richiedenti. Se si tratta di un’azienda una parte consistente, fino al 50%, è a fondo perduto, mentre il restante del finanziamento è erogato a condizioni agevolate, generalmente a tasso zero o molto ridotto, a patto che il progetto raggiunga determinati risultati. Se si tratta invece di studenti, il fondo perduto è pari al 10% ma la restante parte è a tasso zero.
Entrambi questi strumenti mirano a incentivare l’imprenditorialità e la crescita giovanile contribuendo a creare nuove opportunità di lavoro e a stimolare lo sviluppo economico e innovativo.
Come ottenere finanziamenti a fondo perduto
Il primo passo per ottenere un finanziamento a fondo perduto è la ricerca delle opportunità disponibili. In quest’ottica, si possono visitare i portali delle istituzioni che offrono finanziamenti, come il Ministero dello Sviluppo Economico o le Camere di Commercio. Inoltre è possibile consultare le associazioni di categoria che spesso forniscono informazioni sui bandi aperti e sui requisiti necessari.
Un altro modo per ottenere questo tipo di finanziamenti è quello di creare una rete di imprenditori o entrarvi in contatto, partecipando a eventi e conferenze specifiche del settore di appartenenza. Una volta individuata l’opportunità, è fondamentale preparare una documentazione dettagliata, che solitamente include:
- Business plan che descrive nel dettaglio il progetto, gli obiettivi, il mercato di riferimento e le strategie di implementazione.
- Preventivi delle offerte di fornitori per dimostrare i costi associati al progetto.
- Documentazione legale, come registrazione dell’impresa, visure camerali, etc.
Una volta raccolte tutte queste informazioni, si passa alla domanda di finanziamento che deve essere presentata seguendo le indicazioni specifiche del bando. È importante rispettare le scadenze e fornire tutte le informazioni richieste. A volte, è utile allegare lettere di supporto o referenze per rafforzare la propria richiesta.
Se la domanda viene accettata, è fondamentale seguire attentamente tutte le indicazioni fornite dall’ente erogatore, ovvero il monitoraggio delle spese e la rendicontazione finale.
Al riguardo, è importante tenere traccia di tutte le spese sostenute per il progetto, in modo da garantire che siano conformi al budget approvato e presentare al termine del progetto un rapporto dettagliato sull’attività svolta e sul risultato raggiunto.