I 10 libri che ogni imprenditore dovrebbe avere

Ci sono libri - i cosiddetti classici - che ogni futuro startupper dovrebbe leggere prima di addentrarsi nel mondo delle startup.

Ci sono libri – i cosiddetti classici – che ogni futuro startupper dovrebbe leggere prima di addentrarsi in questo mondo. Io elenco qui i miei e… Si accettano suggerimenti per altri testi!

Bisogna partire però da una premessa: la maggior parte di questi libri sono scritti da grossi founder di startup poi diventate realtà di successo nate e cresciute in un ecosistema che non è quello italiano. La bravura di un lettore sta quindi nel capire come e cosa applicare nel proprio ecosistema. Non solo: prima di approcciarsi alla lettura di uno di questi testi bisogna capire se è il libro giusto per il momento della tua startup. Ecco perché faccio una distinzione tra libri per la fase di avvio di una società, per la fase di crescita e i must da leggere e rileggere di continuo.

I LIBRI PER LA FASE DI AVVIO DELLA TUA STARTUP

1. “Zero to One” di Peter Thiel, cofondatore di PayPal e una delle persone più ricche del mondo secondo Forbes, è il libro da tenere sempre sul comodino perché offre delle linee guida generali su come dovrebbe operare una startup. Una frase mi è rimasta particolarmente impressa:

“The best entrepreneurs know this: every great business is built around a secret that’s hidden from the outside. A great company is a conspiracy to change the world; when you share your secret, the recipient becomes a fellow conspirator”

Il suo libro è disponibile anche nell’edizione italiana.

2. “The Art of the Start” di Guy Kawasaki, responsabile marketing di Apple ai tempi del primo Macintosh e hi-tech evangelist, un vero e proprio oracolo per tutti coloro che si interessano di innovazione. Il libro spiega tutti i passi che portano un’idea a diventare impresa, ma anche l’importanza di costruire una squadra forte, entrando nello specifico dei ruoli del team e del modo in cui i membri devono interagire tra loro.

“Good enough is good enough. There is time for refinement later. It’s not how great you start—it’s how great you end up”

3. “The Hard Thing About Hard Things” di Ben Horowitz, affronta i temi di imprenditorialità e innovazione ponendo l’accento sul piano psicologico: come gestire il ruolo del CEO, come affrontare le difficoltà gestionali, come gestire stress e ansia. L’aspetto emotivo è infatti un tema centrale per le imprese della Silicon Valley, le quali organizzano percorsi di psicoterapia sia per i dirigenti che per i dipendenti.

“TAKE CARE OF THE PEOPLE, THE PRODUCTS, AND THE PROFITS—IN THAT ORDER”

4. “The Startup of You” di Reid Hoffman. Il titolo è emblematico: ogni imprenditore deve essere in primis imprenditore di se stesso e gestire la propria vita lavorativa come se questa fosse una startup a parte, applicando le best practices per il lancio di un’impresa alla propria carriera.

Il libro è uscito in Italia con il titolo “Teniamoci in contatto”.

“The person passionate about what he or she is doing will outwork and outlast the guy motivated solely by making money”

IL LIBRO PER LA FASE DI CRESCITA DELLA TUA STARTUP

5. “Hacking Growth” di Sean Ellis, protagonista della crescita di Dropbox, è il libro da cui è stato coniato il termine “growth hacking”, ovvero il metodo utile a crescere il più velocemente possibile commettendo il minor numero di errori. Questo approccio, nello specifico, consente di testare differenti soluzioni attraverso rapidi esperimenti: una volta trovata la giusta combinazione tra i fattori che incidono sulla crescita e fatte tutte le implementazioni necessarie, è fisiologico un ritorno dell’investimento (ROI) e una crescita veloce.

“Growth hacking cultivates the maximization of big data through collaboration and information sharing”

Questo metodo ha ottenuto un buon riscontro anche in Italia grazie al lavoro di divulgazione di Raffaele Gaito e Luca Barboni.

Il libro è disponibile anche in italiano.

6. Growth Hacker” di Raffaele Gaito. Ho conosciuto personalmente Raffaele e ho ancora la sua dedica sul libro: Fidati sempre e solo dei dati. Come scrive in quarta di copertina, “Il Growth Hacking non serve a darti risposte, ma a farti porre le giuste domande”. Se vuoi saperne di più su questa metodologia affascinante questo libro è ciò che fa per te!

“Il growth hacking va oltre il marketing nel senso stretto del termine. Pone l’attenzione sul prodotto e ha un impatto a 360 gradi sul business di un’azienda”

7. “Growth Hacking. Fai crescere la tua impresa online” di Luca Barboni, la prima persona che ho sentito parlare di growth hacking. Mio mentore nel percorso d’incubazione di Peekaboo, ho seguito molti suoi speech e devo dire che è stato sempre affascinante e istruttivo ascoltarlo. Consiglio a tutti di seguirlo. Nel suo libro offre una overview completa su tutte le tecniche utilizzate dagli imprenditori della Silicon Valley utili al lancio di un prodotto innovativo, partendo da zero e arrivando a milioni di utenti.

“Il growth hacking è un processo di sperimentazione veloce su tutti i canali, di marketing e di prodotto, il cui scopo è la ricerca del modo più efficace di far crescere un business”

8. “Traction” di Gabriel Wayneberg, creatore del motore di ricerca che tutela la privacy DuckDuckGo, è un libro incentrato sulle svariate metodologie per acquisire clienti: è quindi molto utile per capire quale approccio scegliere in base alla startup e alla propria tipologia di prodotto. In generale, è un focus approfondito sulla distribuzione e sul modo migliore per portare il prodotto agli utenti/consumatori finali.

“Many startups fall into the product trap – building a product before thinking about distribution”

I LIBRI CHE SUL COMODINO NON POSSONO MANCARE

9. “The Lean Startup” di Eric Ries, “Partire leggeri” nella versione in italiano. Parla della metodologia Lean, di cui Ries è uno dei massimi esponenti: si tratta di un approccio radicale che permette di verificare se un prodotto o un servizio funzioneranno sul mercato. Tutto parte dal validated learning, ovvero l’apprendimento scientifico basato sul rapido rilascio di un primo prototipo del progetto e la conseguente richiesta di feedback ai clienti, senza spreco di tempo e budget. Il metodo, utile soprattutto al lancio di idee innovative, è stato elaborato nel 2008 dall’imprenditore della Silicon Valley Steve Blank.

“The only way to win is to learn faster than anyone else”

10. “The Startup Owner’s Manual” di Steve Blank, fondatore di undici startup di successo e fondatore del movimento Lean Startup, diffuso tra imprenditori della Silicon Valley. Nel libro è introdotto il core della metodologia Lean Startup, ovvero il concetto di processo circolare CREAZIONE – MISURAZIONE – APPRENDIMENTO. Il punto sta nel adattare passo dopo passo il prodotto ai desideri degli utenti. Invece di spendere tanti soldi in un prodotto per immetterlo in un mercato, si lancia un prodotto e poi si attende un feedback dal cliente (processo di customer development). È il motivo per cui, per esempio, prima di immettere un’app sul mercato si procede con la fase di beta testing, utile ad avere un riscontro sul funzionamento da parte dell’utente.

“Rule No. 1: There Are No Facts Inside Your Building, So Get Outside”

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