Devi pagare le imposte e sei all’estero? Ti spieghiamo come fare
La popolazione italiana ha da sempre una forte vocazione verso l’esplorazione e i viaggi oltre confine e oggi, stando agli ultimi dati, sono oltre 6 milioni i cittadini del Belpaese a vivere ...
La popolazione italiana ha da sempre una forte vocazione verso l’esplorazione e i viaggi oltre confine e oggi, stando agli ultimi dati, sono oltre 6 milioni i cittadini del Belpaese a vivere fuori dalla Penisola, in maggioranza nel Vecchio Continente. Se anche tu sei un “expat” italiano, una delle domande che sicuramente ti sarai posto è la seguente: “Anche se non sono residente in Italia, devo comunque pagare le tasse?”. La risposta non può esaurirsi con una semplice affermazione positiva o negativa, ma in linea di massima dobbiamo darti questa notizia: “Sì, anche gli italiani all’estero devono pagare le tasse”, ma a certe condizioni e in alcune circostanze.
In questo articolo, ti forniremo tutte le informazioni per poter essere in regola con il fisco italiano, pur non vivendo dentro i confini nazionali.
Come comprendere la propria residenza fiscale
Prima di spiegarti le tasse che devi pagare allo Stato italiano e come effettuare il pagamento imposte dall’estero è bene comprendere pienamente quali sono i requisiti per avere la residenza fiscale in un altro Paese.
In buona sostanza, per rientrare nella categoria di residenti all’Estero, è necessario in primis essere iscritti all’AIRE e non essere inseriti nell’anagrafe dei residenti italiani per oltre 6 mesi, quindi per 183 giorni (184 per gli anni bisestili).
Allo stesso modo, il cittadino non deve avere avuto una domiciliazione italiana per un periodo superiore a metà anno o non avere avuto come dimora abituale una proprietà locata sul territorio italiano per lo stesso periodo appena illustrato.
Tali requisiti sono stati modificati nella recente riforma della residenza fiscale di inizio 2024 con l’articolo 1 del decreto legislativo n. 209 del 27 dicembre 2023 che ha introdotto diverse novità per quanto riguarda le persone fisiche.
Chi deve pagare le tasse dall’estero e quali sono
Una volta capiti i requisiti per essere considerati residenti non italiani, capiamo quali sono i soggetti che pur non avendo la residenza in Italia, sono tenuti al pagamento delle imposte all’estero. In linea di principio, ai sensi dell’articolo 3 del DPR n. 917/86, le persone che percepiscono redditi imponibili da fonte italiana devono dichiarare tali redditi, seguendo la norma del “Paese alla fonte”. Un esempio calzante potrebbe essere quello di un lavoratore residente in un Paese estero ma che ha un contratto di lavoro con una società che risiede in Italia.
Esistono poi delle eccezioni collegate direttamente alle cosiddette Convenzioni che il nostro Paese ha stipulato con altri Stati, come accaduto ad esempio con la Germania o con la Svizzera, specialmente per quel che concerne la doppia imposizione.
Se pur lavorando all’Estero si è mantenuta la residenza italiana, il cittadino deve essere in regola con il fisco anche per i redditi prodotti su territorio straniero.
Tale regime non è collegato unicamente dalle entrate derivanti da lavoro, ma anche da rendite provenienti da immobili presenti sul territorio italiano, indennità, pensioni e plusvalenze per la vendita di immobili.
Le imposte più comuni che un cittadino italiano all’estero deve pagare sono:
- IMU (scopri come pagare l’IMU online)
- TARI
- IRPEF
- Addizionali comunali e regionali
Per quanto riguarda quest’ultima voce, non sono tenuti al pagamento tutti i soggetti che hanno solo redditi esenti o rientranti nella tassazione separata o sostitutiva.
Relativamente alla TARI, invece, se il proprietario dell’immobile non è residente in Italia e la proprietà non è locata o data in comodato d’uso, il pagamento sarà dovuto solo per un terzo dell’importo complessivo.
Come effettuare il pagamento imposte dall’estero
La prima cosa da sapere è la seguente: sia coloro che sono in possesso di un conto corrente italiano che i soggetti che ne sono sprovvisti, devono effettuare il pagamento delle imposte italiane dall’estero. I due casi, però, prevedono due diverse modalità di versamento.
Vediamole nel dettaglio.
Per i possessori di un conto corrente italiano, dopo aver ricevuto il Modello F24, basta semplicemente accedere al sito o all’app della propria banca e riferirsi ai servizi di Home Banking entrando nella sezione dedicata ai Pagamenti online e cercare la voce pagamento F24. In alternativa, si può effettuare il versamento anche collegandosi direttamente al sito dell’Agenzia delle Entrate, seguendo le istruzioni presenti nella pagina dedicata.
Se vuoi velocizzare il processo e procedere in totale sicurezza puoi pagare con easypol le imposte dall’estero.
Coloro che invece non hanno un conto corrente bancario italiano devono effettuare il pagamento delle imposte tramite bonifico bancario nei confronti del bilancio dello Stato o dei conti di tesoreria (per i tributi locali). In questi casi, è necessario risalire alle coordinate per il bonifico, nello specifico al codice BIC e all’IBAN e ai codici tributo F24.
Per quanto riguarda le addizionali regionali IRPEF e l’IRAP bisogna consultare il sito della Regione in cui dover versare la somma.
All’interno del bonifico devono essere inserite informazioni come codice fiscale, codice tributo, anno/mese di riferimento, e rateazione/ravvedimento se applicabili.
Relativamente al pagamento dell’IMU e della TARI, essendo imposte di carattere Comunale, il bonifico deve essere effettuato utilizzando le coordinate dell’ufficio comunale di competenza che dovrà essere contattato preventivamente.