Accettazione dell’eredità: scopri i costi e come pagare online

L’eredità rappresenta il trasferimento dei diritti e degli obblighi di una persona defunta ai suoi eredi. Si tratta di un istituto giuridico fondamentale nel diritto civile che consente di ...

L’eredità rappresenta il trasferimento dei diritti e degli obblighi di una persona defunta ai suoi eredi. Si tratta di un istituto giuridico fondamentale nel diritto civile che consente di garantire la continuità patrimoniale e il rispetto delle volontà del defunto.

Tutto questo prevede dunque la gestione di diverse pratiche burocratiche da dover affrontare in una fase di vita di certo delicata, dovendo metabolizzare il lutto di una persona cara. Ciò nonostante, è bene comprendere a cosa si va incontro capendo la distinzione dei processi legati alla successione, i tipi di eredità, i diritti, gli obblighi di legge e i costi da sostenere.

Cos’è l’eredità

L’eredità è l’insieme dei beni, dei diritti e delle obbligazioni che una persona lascia al momento della sua morte. Questo patrimonio può includere immobili, denaro, titoli, azioni, obbligazioni, opere d’arte, proprietà intellettuale, debiti e altri diritti e doveri patrimoniali. Per questi motivi l’eredità è principalmente composta da due elementi: l’attivo ereditario, ossia tutti i beni mobili e immobili, i diritti reali (come l’usufrutto) e i crediti che erano di proprietà del defunto, e il passivo ereditario, vale a dire tutti i debiti e le passività che il defunto aveva contratto e che devono essere soddisfatti dagli eredi.

In base a quanto detto, la successione dell’eredità può avvenire attraverso diverse forme. La prima è quella legittima, basata sulle disposizioni di legge in quanto il defunto non ha lasciato nessun tipo di testamento. Pertanto, è la norma che stabilisce chi sono gli eredi legittimi e come deve essere ripartito il patrimonio. La seconda forma di successione è la testamentaria che si basa sulle volontà espresse dal defunto in un testamento. Quest’ultimo, regolamentato dall’art. 587 del c.c., può essere olografo, quindi scritto di proprio pugno dal testatore, pubblico, cioè redatto da un notaio alla presenza di testimoni che lo sottoscrivono, o segreto, scritto dal testatore e consegnato sigillato a un notaio. Infine, vi è l’eredità necessaria, che riguarda la quota di patrimonio che per legge deve essere riservata ai cosiddetti legittimari (coniuge, figli, ascendenti), anche se il testatore ha disposto diversamente nel testamento.

La successione

Entro un anno dalla morte del parente è obbligatorio pagare l’imposta di successione, indipendentemente dall’accettazione formale dell’eredità. Conosciuta anche come tassa di successione, è un onere fiscale che viene applicato sul valore dei beni e diritti trasferiti agli eredi. È calcolata sul valore complessivo del patrimonio ereditato, tenendo conto di eventuali franchigie o esenzioni previste dalla legge, con le aliquote che possono variare in base al tipo di beni ereditati e al rapporto di parentela tra il defunto e gli eredi.

Successivamente si potrà procedere con l’accettazione dell’eredità, un atto giuridico che manifesta la volontà di assumere i beni e i diritti del defunto e che consente agli eredi di diventare proprietari dei beni ereditati e di disporre di essi.

I costi della successione sono variabili e devono essere pagati presentando la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate. Puoi pagare con easypol i costi delle imposte di successione nella sezione “Pagamenti”, così da procedere agli adempimenti fiscali online in poco tempo ed in maniera sicura.

L’accettazione dell’eredità

Per accettazione dell’eredità si intende l’atto con cui una persona dichiara di voler acquisire i beni e i diritti del defunto, nonché di farsi carico dei relativi debiti. La prassi si inserisce nel processo di successione ed è disciplinata dagli artt. 470-511c.c.. Le due modalità di accettazione previste dagli articoli del codice sono la pura e semplice e quella con beneficio d’inventario. Nella prima il successore subentra rispondendo personalmente e illimitatamente dell’eredità così come dei debiti, mentre nel secondo caso l’erede risponde sempre dell’eredità e dei debiti a lui spettante ma escludendo il suo patrimonio personale. Quindi, qualora il deceduto avesse dei debiti, con l’accettazione pure e semplice l’erede risponde con l’eredità e, se non risultasse sufficiente per la copertura, con il proprio patrimonio personale. Nell’accettazione con il beneficio d’inventario l’erede protegge il suo patrimonio personale, rispondendo ai debiti solo con il patrimonio ereditato.

Esiste tuttavia un’ulteriore distinzione nel caso dell’accettazione pura e semplice, così come disposto dall’art. 474 del c.c., secondo il quale potrà esser fatta in modo espresso o tacito. Semplificando, l’accettazione espressa avviene mediante una dichiarazione formale che può essere resa per iscritto, dinanzi a un notaio o a un pubblico ufficiale. L’accettazione tacita si verifica quando l’erede compie atti che presuppongono necessariamente la volontà di accettare l’eredità, come ad esempio vendere un bene ereditato. La differenza sostanziale sta dunque nella formalità dell’atto scritto.

Chi paga accettazione dell’eredità?

Tra le varie tipologie di accettazione quella tacita è la più economica, non comportando nessun costo da parte dell’erede che non dovrà rivolgersi a nessun professionista del settore.

È pur vero che l’accettazione tacita dell’eredità deve essere trascritta, a fronte di un costo, per una serie di ragioni legali e pratiche che garantiscono la trasparenza e la certezza dei diritti patrimoniali degli eredi. Ad esempio, la trascrizione dell’accettazione tacita presso i registri immobiliari assicura che chiunque possa verificare la situazione giuridica dei beni ereditari, aspetto fondamentale per garantire la certezza dei diritti e la trasparenza nelle transazioni immobiliari. I costi per la trascrizione in questi casi si aggirano attorno ai 600 euro.

Per quanto riguarda l’accettazione espressa è invece necessario rivolgersi ad un notaio o alla Cancelleria del Tribunale competente. Nel primo caso, i costi sono medio alti dovendo pagare al professionista la parcella per il suo operato e per la produzione dei documenti. Nello specifico, il prezzo può variare in base ad una serie di fattori, come la fama del notaio e la complessità della pratica. Generalmente il tutto può ammontare tra i 1.500 ed i 2.000 euro. Prima di rivolgersi ad un notaio in particolare può essere fatta una breve ricerca online su parole chiave come “accettazione eredità costi” o “accettazione espressa eredità costi” per verificare le parcelle. Più contenuti i costi qualora ci si rechi presso la Cancelleria del Tribunale competente. In questo caso la spesa sarà tra i 300 ed i 500 euro.

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