NFT: cosa sono e come funzionano

Vuoi sapere cosa sono gli NFT, come funzionano, e come crearli e venderli sui principali marketplace? Te lo spieghiamo in modo semplice in questo articolo!

In questo articolo vogliamo spiegarti in modo semplice cosa sono gli NFT e come funzionano. Partiremo dal significato, vedremo il loro funzionamento e infine ti spiegheremo come creare e vendere degli NFT.

 

Cos’è un NFT
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Cosa vuol dire NFT: significato e definizione

NFT è l’acronimo di “non-fungible token” (in italiano token non fungibile). Non spaventarti, vediamo di cosa si tratta partendo dal concetto di “token”.

I token sono sempre esistiti sotto i nostri occhi: sono a tutti gli effetti dei “gettoni” che possono essere scambiati per accedere ad un determinato servizio, ad es.

  • un biglietto per il cinema,
  • un voucher di sconto per un negozio,
  • le fiches di un casinò ecc…

Quindi, possiamo definirli come oggetti che hanno un determinato valore solo all’interno di un contesto specifico. Nel mondo della blockchain i token sono dei gettoni virtuali emessi da un’organizzazione e vengono usati per rappresentare un bene digitale (una criptovaluta, un prodotto, un oggetto fisico ecc.).

Analizziamo ora il concetto di fungibilità. Un bene viene definito “fungibile” se può essere sostituito con un altro bene della stessa qualità e quantità. A tutti gli effetti, la fungibilità è sinonimo di intercambiabilità.

Esempi di beni fungibili sono:

  • le monete correnti come euro o dollaro,
  • ma anche le criptovalute come bitcoin o ethereum.

Alle persone non interessa avere una certa banconota da 10 euro, l’importante è che siano 10 euro. Per capirci meglio, se due persone si scambiano due banconote da 10 euro, la situazione rimane invariata, perché le due banconote sono intercambiabili.

cosa sono gli nft

Al contrario, i beni non fungibili non sono intercambiabili, perché hanno una loro individualità e non possono essere sostituiti gli uni con gli altri. Se una delle due banconote di prima venisse firmata da un VIP è chiaro che lo scambio non sarebbe più equo. Essa diventerebbe non fungibile, perché l’autografo la rende unica e le attribuisce un valore più alto rispetto ad una banconota qualunque.

Altri esempi di beni non fungibili sono:

  • un quadro d’autore,
  • un immobile
  • o un biglietto per l’aereo con sopra il tuo nome.

Ricapitolando, quando parliamo di token non fungibili, ci riferiamo a degli oggetti digitali e non- che non sono intercambiabili.
Nello specifico, gli NFT sono il certificato di proprietà e autenticità salvato sulla blockchain di un bene digitale (o fisico) unico nel suo genere. Possono essere acquistati e scambiati sulle blockchain tramite criptovalute.

È importante però notare che acquistando un NFT non stiamo acquistando il bene in sé, ma la possibilità di dimostrare la nostra proprietà del bene stesso.

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Come funzionano gli NFT
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Come detto sopra, l’acquisto di un NFT ci consente di dimostrare la nostra proprietà di un bene, e ciò è garantito da uno smart contract.

Ma cos’è uno smart contract? Attenzione, il termine può essere fuorviante: non si tratta di contratti in senso strettamente giuridico, ma di software o protocolli informatici che vengono eseguiti sulla blockchain. Questi protocolli possono essere visti come dei contratti perché, a determinate condizioni, corrispondono delle azioni ben definite ed eseguite in automatico. Nel contesto a cui ci riferiamo, lo smart contract si occupa di trasferire l’NFT in un portafoglio crypto se, e solo se, sono in possesso di abbastanza criptovalute per acquistarlo.

Un NFT può avere un solo proprietario alla volta e il trasferimento di esso (nel caso in cui volessimo venderlo o scambiarlo) è sempre legato allo smart contract, che lo controlla e interagisce con la blockchain.

 

NFT e arte
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Lo scenario, o il caso d’uso più popolare degli NFT, nonché il settore che ha contribuito maggiormente alla loro diffusione, è sicuramente il mondo dell’arte. I non-fungible token hanno rivoluzionato il mercato delle opere d’arte digitali che siano immagini, video o gif.

Per capire come gli NFT si applicano all’arte, facciamo un passo indietro e torniamo al mondo fisico in cui viviamo. Pensiamo ai quadri originali, come la Gioconda, della quale esistono moltissime stampe e riproduzioni non create da Leonardo. Sappiamo tutti che possedere una di queste riproduzioni è ben diverso dal possedere l’originale, in quanto il valore cambia moltissimo.

Lo stesso vale per un Picasso originale di cui esistono centinaia di copie (false), indistinguibili dall’originale. Per l’occhio umano è difficile trovare differenze tra l’originale e la copia, difatti ci sono esperti che se ne occupano, analizzando nel dettaglio l’opera d’arte. Uno dei fattori che aiuta a distinguere una copia dall’originale è sicuramente la firma dell’artista.

nft e arte

Detto ciò, spostiamo questo discorso nel mondo delle opere d’arte digitale, dove si usano programmi e strumenti per creare e manipolare contenuti grafici a proprio piacimento. In questo contesto, diventa ancora più difficile attribuire i diritti d’autore ad un asset digitale. Basta pensare al concetto di “screenshot” che ci permette di salvare la schermata del nostro dispositivo per poi usarla come sfondo del telefono, o per fare un fotomontaggio.

È qui che entrano in gioco gli NFT e gli smart contract. Grazie ad essi, un artista può firmare un’opera d’arte digitale e metterla in vendita tramite la blockchain. Sulla blockchain tutto è pubblico e immutabile per definizione. Sarà per sempre noto a tutti che un determinato bene digitale è stato emesso da un certo artista. In pratica, l’artista sta firmando digitalmente la sua opera e tutti potranno distinguere delle opere originali dalle loro copie falsate.

 

NFT e community
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Le opere d’arte digitale stanno contribuendo a formare gruppi e community di collezionisti che credono fortemente nel progetto di un artista o un digital creator. Possedere un determinato pezzo di una collezione NFT ti permette di dimostrare l’appartenenza ad una community che porta avanti determinati valori. Le community più famose sono Crypto Punks e Bored Ape Yacht Club che insieme contano più di 800k followers su Twitter.

Senza le community di appassionati, i progetti di crypto arte non avrebbero mai potuto avere tutto questo successo. L’ecosistema che si è creato riesce ad andare oltre le limitazioni geografiche e ad unire le persone attorno a un obiettivo, o interessi comuni. Essere parte di una community di questo genere garantisce la possibilità di accedere a contenuti esclusivi o eventi privati. È qui che esce la vera natura degli NFT, ossia quella di token.

community nft

Come token, gli NFT vengono utilizzati dai creator per identificare i follower più legati ai loro contenuti e ricompensarli con qualcosa di esclusivo. Ad esempio, il famoso influencer e youtuber Marco Montemagno ha di recente pubblicato la sua collezione NFT ‘Crazy Fury’ di 10.000 pezzi. I possessori, come riportato sul suo sito, ottengono bonus e vantaggi unici per interagire direttamente con lui ed entrare a far parte del Monty Lab.

Siamo sempre stati abituati a seguire artisti o un creators su Instagram, senza mai davvero poterci connettere o interagire con loro. Oggi invece, la situazione sta cambiando. Le community NFT solitamente si riuniscono su Twitter o Discord.
Il primo è il social network per eccellenza utilizzato nell’ambito blockchain, criptovalute ed NFT.

Il secondo invece è una piattaforma dove gli utenti possono unirsi a dei canali/gruppi per chattare. Queste due piattaforme avvicinano moltissimo i creators agli utenti, permettendogli di entrare in contatto, conversare e fare loro domande. Prima degli NFT, questo scenario era impensabile.

 

NFT e Metaverso
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Il metaverso è un concetto nato nel 1992, citato per la prima volta da Neal Stephenson nel suo libro “Snow Crash”. L’autore lo descrive come un mondo virtuale, accessibile tramite internet, dove le persone possono interagire tra loro attraverso degli avatar tridimensionali.

In molti pensano che il Metaverso sarà il nuovo mondo. Se così fosse, gli NFT saranno i mattoni su cui esso si reggerà. Come abbiamo già detto, con gli NFT gli utenti per la prima volta possono possedere realmente un contenuto digitale e questo sta cambiando il modo in cui questo genere di contenuti vengono distribuiti ed utilizzati. Gli NFT saranno lo strumento che permetterà il funzionamento degli scambi economici in una realtà virtuale.

Il nostro avatar potrebbe essere la trasposizione tridimensionale di un NFT che possediamo (es. una scimmia colorata nel caso della collezione Bored Ape Yacht Club). Su di esso potremo mettere gli accessori che preferiamo, e che abbiamo acquistato sempre sotto forma di NFT. Gli stessi spazi che useremo per interagire, camminare e svolgere diverse attività saranno sempre degli NFT.

Ci sono dei progetti come The Sandbox e Decentraland, che già sono attivi nell’ambito e stanno costruendo dei metaversi. Moltissime persone, anche note, stanno comprando appezzamenti di terra nel metaverso per costruirci immobili, negozi e qualsiasi attività. Tra gli acquirenti più noti citiamo il rapper Snoop Dogg, che ha acquistato un terreno in The Sandbox dove ha già organizzato diversi party, e di recente anche il calciatore Marco Verratti ha acquistato un’isola (sempre in The Sandbox) per ospitare i suoi amici e fans disposti a condividere esperienze virtuali.

 

Dove comprare un NFT?
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Online esiste un vero e proprio mercato degli NFT. Ci sono molti marketplace in cui i token non fungibili sono in vendita ad un prezzo fisso oppure all’asta. Alcuni di questi sono generici, altri invece sono specializzati su un certo tipo di NFT. Nota bene che nell’acquistare un NFT, oltre al prezzo di vendita, devi considerare una commissione per eseguire la transazione che varia in base allo stato di congestione della rete in quel momento. Queste commissioni vengono chiamate “gas fees” e su Ethereum, la blockchain per eccellenza degli NFT, possono variare tra i 20$ e i 100$ a seconda del momento.

Il marketplace più famoso e popolare è sicuramente OpenSea, una piattaforma molto versatile (oltre 240 metodi di pagamento) basata su Ethereum. Comprare un NFT su OpenSea è molto semplice:

  • Crea un profilo
  • Collega il tuo portafoglio (wallet) crypto
  • Compra il contenuto che più preferisci

Essendo gli NFT salvati sulla blockchain, i contenuti di un portafoglio crypto sono visibili a tutti, perciò su OpenSea (ma anche sugli altri marketplace) ogni utente può visionare il contenuto di qualsiasi portafoglio.

comprare nft

SuperRare è un altro marketplace molto conosciuto, specializzato nelle cosiddette opere “one of ones”, ossia opere in tutto e per tutto uniche nel loro genere e non facenti parte di una collezione (come la Bored Ape Yacht Club collection).

Tra le altre piattaforme di compravendita di NFT, ci sono:

Quest’ultimo è uno dei primi marketplace di NFT di sempre e permette di comprare e vendere gli highlights delle migliori partite NBA.

Se ti spaventano le gas fees da pagare su Ethereum, puoi optare per marketplace basati su Solana, una delle blockchain trending del momento che abbassa drasticamente i costi di commissione delle transazioni. Anche su Solana esistono diversi marketplace ed i più popolari sono Solsea, Solanart e Magic Eden. Essendo Solana una blockchain emergente, e meno diffusa di Ethereum, i prezzi degli NFT sui suoi vari marketplace sono più accessibili. Di conseguenza, anche i progetti sono meno popolari e il ritorno dell’investimento tendenzialmente è più basso.

 

Come creare e vendere NFT
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Come abbiamo già detto, un NFT permette ad un artista di attestare l’autenticità di una sua opera digitale, che sia una foto, un video, una canzone, o qualsiasi altro documento si possa produrre digitalmente. I principali vantaggi del creare NFT sono legati sia alla “infungibilità”, che alla facilità con cui possono essere venduti e/o scambiati, proprio attraverso i marketplace di cui abbiamo parlato sopra.

Gli stessi marketplace che vengono usati dalle persone per comprare non fungible tokens, permettono anche ad artisti e creator di creare e vendere le proprie operare digitali sotto forma di NFT. Infatti, queste piattaforme, interfacciandosi con i nostri portafogli crypto, ci mettono a disposizione gli strumenti necessari al processo di creazione e vendita.

Quindi, ad esempio, tramite OpenSea, possiamo effettivamente creare un NFT, pagare le “gas fee” (commissioni) necessarie per la creazione, lanciare un annuncio di vendita e finalmente vendere il nostro NFT ad un potenziale interessato.

 

Ma quanto costa creare un NFT?
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Abbiamo già parlato di commissioni da pagare all’acquisto di un NFT. È bene notare che ci sono delle commissioni che dobbiamo pagare anche per vendere il nostro NFT. Esse sono necessarie per mantenere sostenibile il sistema che certifica la nostra opera digitale. Anche le stime delle commissioni di vendita dipendono dalla blockchain su cui stiamo operando, perciò rimane valido il fatto che su Ethereum esse siano più elevate rispetto alla rete di Solana.

Tuttavia, c’è da segnalare che OpenSea non fa pagare nulla nella fase iniziale di creazione, esigendo il costo di commissione solo all’effettiva vendita del tuo NFT. In questo modo è possibile generare NFT gratis, pagando solo in caso di vendita della tua opera.

👉 Per concludere

Il mondo dell’arte e del collezionismo è stato già rivoluzionato da NFT e Blockchain. Se nel 2018 sono stati venduti NFT per 41 milioni di dollari, nel 2021 abbiamo raggiunto i 17 miliardi, e il mercato è in continua crescita. Ma nel futuro degli NFT non c’è solo l’arte.

Tra i settori più influenzati da questa nuova ondata tecnologica, abbiamo sicuramente il Gaming, con il cosiddetto “play-to-earn”, un nuovo modello economico che permette ai videogiocatori di guadagnare criptovalute e NFT giocando al loro gioco preferito.

Un altro settore dove si stanno affacciando prepotentemente gli NFT è sicuramente quello Immobiliare, dove iniziano a nascere le prime startup ed aziende che gestiscono la compravendita di immobili e terreni utilizzando gli NFT come certificati di proprietà.

Tutto questo sarà solo una bolla o una vera e propria rivoluzione?

Difficile da dire, ma siamo certi che queste nuove tecnologie hanno ancora molta strada da fare per entrare nella nostra quotidianità al pari di Internet. Nonostante ciò, è giusto rimanere fiduciosi e curiosi rispetto agli sviluppi nell’ambito. Infatti, sono sempre più le startup e le aziende che vogliono portare innovazione sfruttando la blockchain e gli NFT, e ciò che ne risulterà è del tutto imprevedibile.

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ARTICOLO A CURA DI SIMONE STAFFA

simone staffa easypol
Appassionato di startup, innovazione e blockchain. Mangia tweets e newsletters al mattino. Backend Engineer in EasyPol, laureato in Ingegneria Informatica presso il PoliMi.

OTTIMIZZAZIONE SEO A CURA DI MARTINA SANTORO

martina santoro easypol
Ama i numeri e le performance, ma anche le parole e la comunicazione visiva. Si entusiasma se le parli di Agile, Product e Lean Startup. Marketing team leader di EasyPol, cuoca per passione, cinofila per amore.

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