Bollo auto 2025: guida alle scadenze

Il bollo auto, o tassa automobilistica, è un tributo annuale che tutti i proprietari di veicoli iscritti al Pubblico Registro Automobilistico devono versare. Contrariamente a un tempo, non è una ...

Il bollo auto, o tassa automobilistica, è un tributo annuale che tutti i proprietari di veicoli iscritti al Pubblico Registro Automobilistico devono versare. Contrariamente a un tempo, non è una tassa di circolazione ma una vera e propria tassa di possesso.

Questo significa che l’obbligo di pagamento sussiste indipendentemente dall’utilizzo del veicolo su strada. L’incasso e la gestione del bollo sono di competenza delle singole Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano e, per questo, è importante sottolineare che questa competenza regionale comporta che le tariffe, esenzioni e agevolazioni possono variare, seppur nel rispetto di una normativa nazionale.

Il bollo auto è una delle scadenze fiscali più importanti per milioni di italiani e il suo mancato pagamento comporta sanzioni e interessi di mora, fino al rischio di fermo amministrativo del veicolo.

Quando e chi deve pagare il bollo auto 2025?

L’obbligo di pagamento ricade su chi risulta essere il proprietario, l’usufruttuario, l’acquirente con patto di riservato dominio o l’utilizzatore a titolo di locazione finanziaria (leasing) del veicolo, in base a quanto risulta dal PRA. Generalmente, il bollo è dovuto il primo giorno del mese in cui scade il periodo precedente, ma il pagamento può essere effettuato entro il mese successivo.

In alcune Regioni, come la Lombardia, fa fede il primo anziché l’ultimo giorno utile del mese di scadenza per determinare il soggetto obbligato al versamento. Per le auto nuove di fabbrica, il primo bollo deve essere pagato entro l’ultimo giorno del mese di immatricolazione. Se la registrazione avviene negli ultimi dieci giorni del mese, il versamento può essere posticipato alla fine del mese successivo. In caso di acquisto di un’auto usata, se il bollo è ancora valido, il nuovo proprietario dovrà provvedere al pagamento alla scadenza successiva.

Come si calcola l’importo e quando scade il bollo auto nel 2025

L’importo del bollo auto è calcolato in base a diversi fattori che, sommandosi, determinano la cifra finale. I parametri principali sono la potenza del motore, espressa in kW, la classe ambientale del veicolo (da Euro 0 a Euro 6) e la Regione di residenza, che applica tariffe specifiche. Per calcolare l’importo esatto, è possibile utilizzare i servizi online offerti dall’ACI o dall’Agenzia delle Entrate, che forniscono il calcolo preciso inserendo i dati del veicolo.

La scadenza del bollo auto nel 2025 segue una regola semplice: il rinnovo deve essere effettuato entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza del bollo precedente. Ad esempio, se il bollo scade a gennaio 2025, il pagamento deve essere effettuato entro il 28 febbraio 2025. Se la scadenza è a maggio 2025, il pagamento è dovuto entro il 30 giugno 2025. Questa regola vale per tutti i mesi dell’anno. Per le auto di nuova immatricolazione, il primo bollo si paga entro la fine del mese di immatricolazione, a meno che l’immatricolazione non avvenga negli ultimi dieci giorni del mese. In questo caso, la scadenza slitta alla fine del mese successivo.

Le esenzioni e le riduzioni del bollo auto

Sebbene il bollo sia un tributo generalizzato, la normativa nazionale e quella regionale prevedono diverse eccezioni. Alcune categorie di veicoli e di persone possono godere di esenzioni totali o parziali, o di riduzioni sull’importo dovuto. Le principali esenzioni riguardano i veicoli per persone con disabilità grave, che beneficiano della Legge 104. L’esenzione è valida per un solo veicolo, con limiti di cilindrata (fino a 2000 cc per i veicoli a benzina e fino a 2800 cc per quelli diesel).

Anche i veicoli storici sono spesso esentati dal pagamento. Quelli ultratrentennali sono esentati se non adibiti ad uso professionale, ma per la loro circolazione è comunque dovuta una tassa forfettaria. Per i veicoli con un’età tra i venti e i ventinove anni, l’esenzione è possibile solo in alcune Regioni e previa iscrizione a un registro storico.

Le agevolazioni per i veicoli a basse emissioni sono in continua evoluzione a livello regionale. Le auto elettriche, per esempio, godono quasi ovunque di un’esenzione dal pagamento per i primi cinque anni dalla data di immatricolazione. Dopo questo periodo, in molte regioni è dovuta una tassa ridotta, solitamente pari a un quarto dell’importo previsto per i veicoli a benzina. Anche i veicoli ibridi e quelli a metano o GPL beneficiano spesso di riduzioni o esenzioni, che variano in base alle normative locali. È fondamentale verificare le specifiche disposizioni della propria Regione di residenza per conoscere le esenzioni applicabili.

Come e dove pagare il bollo auto 2025

Il pagamento del bollo auto è un’operazione che negli ultimi anni è stata notevolmente semplificata grazie alla digitalizzazione. Il canale di pagamento principale è PagoPA, il sistema nazionale per i pagamenti elettronici verso la Pubblica Amministrazione.

È possibile pagare tramite questo sistema attraverso diversi canali: i servizi online dell’ACI, dell’Agenzia delle Entrate, degli istituti di credito e di altri prestatori di servizi di pagamento (PSP) aderenti, come Easypol. Molte banche, ad esempio, offrono il servizio direttamente dalla loro app di home banking.

Oltre ai canali digitali, è sempre possibile pagare il bollo auto anche in modo fisico. Ci si può recare presso le agenzie di pratiche auto, le delegazioni ACI, le tabaccherie, gli uffici postali e gli sportelli ATM abilitati. La ricevuta di pagamento deve essere conservata con cura per almeno cinque anni, in quanto rappresenta l’unica prova del versamento effettuato.

Cosa succede in caso di mancato pagamento

Il mancato o ritardato pagamento del bollo auto comporta l’applicazione di sanzioni e interessi di mora. Più si ritarda, più le sanzioni aumentano. Se il pagamento avviene con un ritardo non superiore a quattordici giorni, la sanzione è ridotta, per poi crescere progressivamente.

Dopo un anno di mancato pagamento, la somma dovuta può essere iscritta a ruolo esattoriale. In caso di persistente inadempienza per tre anni consecutivi, l’ACI ha la facoltà di richiedere la radiazione del veicolo dal PRA, che comporterebbe il divieto di circolazione. È quindi fondamentale rispettare le scadenze e, in caso di dubbio, verificare lo stato dei pagamenti attraverso i portali ufficiali dell’ACI o della propria Regione.

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