Multe per autovelox, come pagarli e quando è possibile contestare
Gli autovelox, strumenti essenziali per il controllo della velocità sulle nostre strade, sono spesso fonte di dibattito e, per molti automobilisti, di spiacevoli sorprese sotto forma di sanzioni. ...
Gli autovelox, strumenti essenziali per il controllo della velocità sulle nostre strade, sono spesso fonte di dibattito e, per molti automobilisti, di spiacevoli sorprese sotto forma di sanzioni. Ricevere una multa per eccesso di velocità rilevato da autovelox è un’evenienza comune, ma saper come affrontarla, sia in termini di pagamento che di possibilità di contestazione, è fondamentale per tutelare i propri diritti e adempiere correttamente agli obblighi.
Di seguito una guida completa sulle diverse modalità di pagamento disponibili, su come pagare con Easypol, e sui casi e le procedure per contestare legittimamente una sanzione.
Ricezione della multa per autovelox
La notifica di una sanzione per eccesso di velocità rilevato da autovelox avviene generalmente tramite raccomandata con avviso di ricevimento, recapitata all’intestatario del veicolo. La data di notifica è di fondamentale importanza, poiché da essa decorrono i termini per usufruire di sconti sul pagamento o per presentare ricorso.
Il verbale di contravvenzione deve essere estremamente dettagliato e contenere informazioni imprescindibili per la sua validità: i dati identificativi del trasgressore (o del proprietario), la targa del veicolo, la data, l’ora e il luogo esatto della violazione, la velocità rilevata e il limite imposto, l’importo della sanzione (con l’indicazione della misura ridotta), le istruzioni chiare per il pagamento e le modalità e i termini per l’impugnazione.
La mancanza o l’errata indicazione di uno qualsiasi di questi elementi può costituire un valido motivo per la contestazione, che vedremo in seguito.
Come pagare la multa per autovelox
Il Codice della Strada prevede tempistiche precise per il versamento della sanzione, che influenzano l’importo finale.
Entro cinque giorni dalla data di notifica del verbale, è possibile beneficiare di uno sconto del 30% sull’importo totale della multa, l’opzione ovviamente più conveniente e raccomandata qualora non si intenda contestare la sanzione.
Superati i primi cinque giorni, ma entro il sessantesimo giorno dalla notifica, l’importo da versare corrisponde alla cifra piena indicata sul verbale.
Il mancato pagamento entro 60 giorni comporta il raddoppio dell’importo della sanzione, a cui si aggiungono gli interessi di mora e le spese di riscossione. In questi casi, la multa non saldata può essere iscritta a ruolo, con la conseguente emissione di una cartella esattoriale che potrebbe portare a misure coercitive come il fermo amministrativo del veicolo.
Tutti i pagamenti verso la Pubblica Amministrazione, incluse le multe, devono essere effettuati tramite PagoPA.
I canali di pagamento PagoPA
Per quanto riguarda i canali digitali, molti Comuni o Corpi di Polizia Locale mettono a disposizione sul proprio sito un portale dedicato ai pagamenti online, integrato direttamente con PagoPA.
In alternativa si può usare l’Home Banking del proprio istituto bancario, o l’app IO, l’applicazione ufficiale dei servizi pubblici italiani consente di ricevere notifiche di multe e di procedere al pagamento direttamente dall’app, scegliendo il Prestatore di Servizi di Pagamento (PSP) desiderato, che offrono la possibilità di saldare avvisi PagoPA tramite le proprie piattaforme online, con commissioni e modalità che possono variare.
I canali fisici sono gli uffici postali, le tabaccherie, ricevitorie SISAL e Lottomatica, presentando l’avviso PagoPa, o gli sportelli bancari e ATM.
Pagare la multa autovelox con Easypol
Tra le opzioni digitali per il pagamento delle multe, Easypol si distingue come un punto di riferimento d’eccellenza per i pagamenti PagoPA, noto per il suo focus nella gestione di tributi specifici come il bollo auto e, naturalmente, le multe.
La piattaforma è progettata per offrire un’esperienza utente semplice e intuitiva, combinata con una velocità e sicurezza che non ha eguali nel panorama dei PSP. Pagare la multa autovelox è semplicissimo.
Si accede al sito web ufficiale o all’app, che si contraddistingue per un’interfaccia pensata per una navigazione immediata, senza la necessità di una registrazione o di SPID per i pagamenti occasionali.
All’interno della piattaforma, si individua e seleziona la sezione dedicata ai pagamenti PagoPA, dove verranno richiesti i dati specifici della contravvenzione. Questo può includere il numero del verbale, la targa del veicolo, la data della violazione e il codice fiscale dell’intestatario. Un’opzione molto comoda tramite app è la scansione del QR Code presente sull’avviso tramite la fotocamera dello smartphone che automatizza l’inserimento di tutti i dati.
A questo punto verrà presentato un riepilogo dettagliato del pagamento, mostrando l’importo dovuto e, in modo trasparente, la commissione applicata per il servizio, procedendo quindi alla selezione del metodo di pagamento. Easypol accetta una vasta gamma di carte di credito, debito e prepagate appartenenti ai principali circuiti (Visa, Mastercard, etc.). Si inseriranno i dati della propria carta e si procederà con l’autorizzazione.
La transazione sarà protetta da protocolli di sicurezza standard (come il 3D Secure). Una volta completata l’autorizzazione, il pagamento verrà elaborato e l’utente riceverà una conferma immediata, accompagnata da una ricevuta digitale scaricabile, che serve come prova di avvenuto pagamento.
Quando è possibile contestare una multa per autovelox
Non tutte le multe sono inappellabili. Esistono circostanze in cui una sanzione per eccesso di velocità può essere contestata con successo, sia per vizi di forma che per vizi di merito. È fondamentale, tuttavia, tenere presente che il pagamento della multa ne comporta l’accettazione e preclude ogni successiva possibilità di ricorso.
Come accennato in precedenza, Iìi termini per presentare ricorso sono perentori e devono essere rispettati scrupolosamente:
- 60 giorni dalla data di notifica del verbale per il ricorso al Prefetto.
- 30 giorni dalla data di notifica del verbale per il ricorso al Giudice di Pace.
I vizi di forma
Le motivazioni della contestazione possono essere collegate a vizi di forma, ovvero errori nel verbale o nella procedura, difetti che riguardano la correttezza formale e procedurale dell’atto.
Tra questi possiamo citare dati mancanti o erronei, come l’assenza o imprecisione di elementi essenziali come la targa del veicolo, i dati anagrafici del proprietario, la data, l’ora o il luogo esatto della violazione, ma anche la mancanza di indicazioni specifiche sull’autovelox, in quanto il verbale deve indicare il tipo di apparecchiatura utilizzata (ad esempio autovelox, telelaser), il numero di matricola e gli estremi del decreto ministeriale di omologazione o approvazione.
La giurisprudenza della Corte Costituzionale e della Cassazione ha stabilito inoltre l’obbligo di sottoporre tutti gli autovelox a verifiche periodiche di funzionalità e taratura (almeno annuali), la cui mancanza esplicita nel verbale è un motivo valido di nullità.
Se l’autovelox è stato utilizzato in modalità non presidiata (senza contestazione immediata, cioè senza che il veicolo sia stato fermato), l’apparecchiatura deve essere autorizzata da un decreto prefettizio per quel tratto di strada specifico. L’assenza di tale riferimento rende la multa contestabile, stesso discorso per la segnaletica insufficiente o errata, che si manifesta quando il dispositivo non è presegnalato in modo visibile e con adeguato anticipo.
In alcuni contesti, infine, la legge prevede una distanza minima tra il cartello che impone il limite di velocità e la postazione di rilevazione.
I vizi di merito
I vizi di merito riguardano la fondatezza della contestazione stessa.
Un esempio è quando si ritiene che la velocità rilevata sia stata erroneamente accertata a causa di un malfunzionamento dell’apparecchio, un errore di calcolo o fattori esterni, o nei casi di veicolo non proprio, come furto dell’auto o della moto non ancora denunciato al momento della notifica, o vendita non ancora regolarmente trascritta.
Altro vizio di merito, molto raro, è collegato a condizioni ambientali avverse, come maltempo o visibilità gravemente compromessa.
Le procedure di contestazione
Per procedere alla contestazione, il guidatore può scegliere tra due opzioni, il ricorso al Prefetto o il ricorso al Giudice di Pace.
Il primo è la via più comune e meno onerosa. Si presenta un ricorso scritto (anche in carta libera, allegando copia del verbale e eventuale documentazione a supporto) entro 60 giorni dalla notifica, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno (o PEC) alla Prefettura competente. Il Prefetto ha 120 giorni per emettere una decisione (o 180 se il ricorso è stato trasmesso tramite l’organo accertatore). In caso di rigetto, l’importo della multa viene raddoppiato.
Il secondo è una procedura più formale, che prevede il pagamento di un contributo unificato e, spesso, il supporto di un avvocato. Si presenta entro 30 giorni dalla notifica, depositando l’atto di citazione presso la cancelleria del Giudice di Pace territorialmente competente. Questa strada è consigliabile quando si possiedono prove solide e si desidera un’analisi più approfondita del caso, ma è opportuno valutarne costi e benefici.