Fondo Innovazione PagoPA: impatti e sviluppi dopo il 2020
In un’epoca di crescente digitalizzazione, la pubblica amministrazione italiana ha intrapreso un percorso di modernizzazione volto a semplificare l’interazione tra cittadini, imprese ...
In un’epoca di crescente digitalizzazione, la pubblica amministrazione italiana ha intrapreso un percorso di modernizzazione volto a semplificare l’interazione tra cittadini, imprese e Stato. Al centro di questa trasformazione si pone PagoPA, la piattaforma nazionale per i pagamenti elettronici verso la pubblica amministrazione. Per accelerare l’adozione di tale sistema e favorire l’innovazione digitale negli enti locali, è stato istituito il Fondo Innovazione PagoPA.
Ecco di cosa si tratta e gli impatti si sono susseguiti dalla sua istituzione.
Il contesto normativo e la nascita del Fondo Innovazione PagoPA
L’obbligatorietà dell’utilizzo di PagoPA per tutti gli enti e le società a controllo pubblico è stata introdotta gradualmente, con l’obiettivo di rendere i pagamenti verso la PA più semplici, trasparenti e tracciabili. Il Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) e successive normative hanno delineato il quadro entro cui PagoPA opera.
Per supportare gli enti nel processo di adeguamento e nell’adozione di soluzioni innovative, il Decreto Rilancio (D.L. 34/2020), convertito con modificazioni dalla Legge 77/2020, ha istituito il “Fondo Innovazione PagoPA” con una dotazione iniziale di 100 milioni di euro per l’anno 2020. L’obiettivo primario del Fondo era quello di erogare contributi a favore degli enti locali per la realizzazione di interventi di digitalizzazione e innovazione, con un focus specifico sull’adozione e l’efficientamento dei sistemi di pagamento tramite PagoPA.
Gli obiettivi e le modalità di funzionamento del Fondo
Il Fondo Innovazione PagoPA è stato concepito con diversi obiettivi strategici, in primis accelerare la transizione digitale, favorendo l’adozione di PagoPA e di altri strumenti di digitalizzazione negli enti locali, superando le resistenze e le difficoltà tecniche spesso riscontrate.
A questo si aggiunge la volontà di semplificare l’accesso ai servizi, per rendere più agevole per cittadini e imprese l’effettuazione dei pagamenti verso la PA, offrendo modalità moderne e diversificate.
Collegata a questo punto, c’è la promozione dell’efficienza e la trasparenza nella gestione dei flussi finanziari e una riduzione dei costi operativi per gli enti, stimolando l’innovazione, attraverso un piano di incentivi per lo sviluppo di nuove soluzioni e servizi digitali che si integrino con PagoPA, ampliando le funzionalità e i benefici per gli utenti.
Le risorse del Fondo sono state destinate principalmente agli enti locali (Comuni, Province, Città Metropolitane) tramite bandi pubblici, con criteri di assegnazione che tenevano conto del grado di avanzamento nella digitalizzazione e della capacità di presentare progetti concreti e scalabili.
I finanziamenti potevano essere utilizzati per diverse finalità, tra cui l’acquisto di software e hardware necessari per l’integrazione con PagoPA, la formazione del personale addetto alla gestione dei pagamenti, lo sviluppo di servizi digitali integrati con la piattaforma e l’adeguamento dei sistemi informatici esistenti.
Gli impatti del Fondo Innovazione PagoPA dopo il 2020
Dopo il 2020, come detto in precedenza, il Fondo Innovazione PagoPA ha giocato un ruolo centrale nell’accelerare la digitalizzazione della pubblica amministrazione. Sebbene i dati precisi sull’allocazione e l’impatto di ogni singola tranche del Fondo siano dinamici e soggetti ad aggiornamenti, possiamo tracciare un bilancio basandoci sulle comunicazioni di PagoPA S.p.A. e le osservazioni generali sul panorama della digitalizzazione pubblica.
Senza dubbio, il Fondo ha stimolato un notevole incremento del numero di enti aderenti a PagoPA e, parallelamente, un aumento del volume e del valore delle transazioni. Gli enti che hanno ricevuto i contributi hanno potuto superare ostacoli economici e tecnici, rendendo i servizi PagoPA più accessibili e funzionali per i cittadini. Questo ha contribuito a un cambiamento culturale, con una crescente accettazione dei pagamenti digitali anche da parte di fasce di popolazione meno avvezze all’uso degli strumenti online.
Inoltre, i finanziamenti hanno permesso a molti enti di sviluppare o migliorare i propri servizi online, integrando PagoPA in portali dedicati, app e altri canali digitali, portando a una maggiore comodità per i cittadini, che possono effettuare pagamenti per tributi, multe, rette scolastiche e altri servizi comodamente da casa o in mobilità.
L’adozione capillare di PagoPA ha contribuito a semplificare i processi amministrativi interni agli enti. La tracciabilità e l’automazione dei pagamenti hanno minimizzato gli oneri burocratici, liberando risorse umane che possono essere reimpiegate in altre attività, riducendo anche il divario digitale tra gli enti, supportando anche quelli più piccoli e meno strutturati nell’adozione di tecnologie avanzate. Questo è particolarmente significativo in un paese come l’Italia, caratterizzato da una forte frammentazione amministrativa.
Infine, l’iniziativa ha incentivato lo sviluppo di un ecosistema di imprese e professionisti specializzati nella digitalizzazione della PA, favorendo la nascita di nuove soluzioni e la crescita di competenze nel settore.
Il PNRR e le prospettive future
Dopo il 2020, l’impatto del Fondo Innovazione PagoPA è stato ulteriormente amplificato dall’arrivo dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che ha destinato ingenti risorse alla digitalizzazione della PA, con un’enfasi specifica sull’interoperabilità dei dati e l’adozione di piattaforme abilitanti come PagoPA, l’App IO e SPID.
Questo ha permesso di consolidare i risultati raggiunti dal Fondo Innovazione, ampliando la portata degli interventi e garantendo una visione di lungo periodo per la trasformazione digitale. Molti degli obiettivi del PNRR per la digitalizzazione delle PA si basano sulla diffusione e il consolidamento di PagoPA, attraverso la creazione di nuovi servizi e l’integrazione con altre piattaforme strategiche.
L’obiettivo è raggiungere una copertura totale e uniforme sul territorio nazionale, assicurando che tutti gli enti, anche i più piccoli, possano beneficiare pienamente di PagoPA e promuoverla con un numero sempre crescente di servizi digitali, estendendo la sua utilità a nuove aree dell’interazione tra PA e cittadino.
Altro obiettivo è quello di continuare a migliorare la piattaforma con nuove funzionalità, come ad esempio l’intelligenza artificiale per l’assistenza agli utenti o sistemi di pagamento più innovativi e investire nella formazione continua del personale della PA per garantire che le competenze digitali siano adeguate alle sfide della trasformazione.